Le Credit Unions
L’iniziativa, partita nel 1993, dopo parecchi tentativi falliti fin dagli anni ’60, è stata adottata in quasi tutte le Missioni della diocesi: ora sono 17, più 4 in fase iniziale.
Le Credit Unions sono simili alle casse rurali di risparmio e credito degli inizi del 1900. Un gruppo di persone, generalmente un villaggio, si impegna a risparmiare comprando un’azione (=10 taka) almeno una volta al mese, creando così un capitale da cui i soci possono prendere prestiti ad interesse minimo, per scopi produttivi.
L’obiettivo non è il profitto, ma l’aiuto reciproco: una volta pagate le spese di gestione, il ricavato viene diviso tra i soci secondo le azioni di ciascuno. Oltre a questo, si può usufruire di un libretto di risparmio dove, quando e quanto si può, viene depositato per i giorni di emergenza. Questa iniziativa è aperta specie alle donne e ai bambini.
Va notato che quasi tutti i nostri cristiani sono di origine tribale, etnicamente distinti, con lingue, credenze religiose e costumi sociali diversi dalla maggioranza mussulmana e indù. Anche una piccola minoranza di tribali non cristiani partecipa al movimento delle C.U.
Tutti i piccoli villaggi sono federati in Credit Union a livello di Missione e due o tre incaricati girano di villaggio in villaggio per raccogliere i soldi depositati presso un cassiere locale, rilasciando ricevuta, oppure, li raccolgono direttamente loro e li depositano prima nella Credit Union e poi in una banca locale.
Tutti i versamenti vengono registrati su libri contabili e i conti personali dei vari soci, divisi per villaggio. Almeno una volta al mese il villaggio si riunisce pe discutere l’andamento dei depositi, la domanda dei prestiti ed altri argomenti rilevanti.
Nel caso di un prestito in cui l’ammontare fosse superiore al capitale depositato, un altro socio deve fungere da garante per la parte eccedente. Una volta al mese il rappresentante di villaggio si reca alla Missione per il raduno di tutti i rappresentanti, per l’approvazione finale dei prestiti, il resoconto mensile e la programmazione dei training. Il Parroco è presidente (perché non ha vincoli di parentela né interessi personali) del Comitato di gestione insieme ad altri membri eletti dalla base;poi c’è il Comitato dei prestiti che, specie all’inizio della stagione agricola si riunisce anche più volte al mese; esiste poi un Comitato di supervisione e controllo, in genere aiutato da personale della diocesi.
La diocesi di Dinajpur, infatti, si è fatta promotrice di questa iniziativa, ha chiesto ed ottenuto aiuti ed ora impiega 3 persone come controllori e animatori delle Credit Unions.
Va aggiunto che le Credit Unions non sono tutte allo stesso livello: alcune hanno già raggiunto la soglia dell’auto sufficienza economica e gestionale, altre si stanno impegnando bene ed altre ancora fanno fatica a tenere la tabella di marcia. Attualmente i soci delle Credit Unions sono 5190 uomini, 4522 donne(=9712); i semplici risparmiatori sono 7734 uomini, e 7564 donne(=15298). Generalmente il padre o la madre sono soci veri e propri; i figli e le figlie minorenni sono solo dei risparmiatori.