Realizzazione pozzo d’acqua potabile
Descrizione del progetto
Il contesto in cui si sviluppa il progetto
In Africa un abitante su due soffre di malattie dovute alla mancanza o alla cattiva qualità dell’acqua: oltre 300 milioni di africani non hanno accesso all’acqua potabile e quasi tutte le abitazioni non possiedono un sistema fognario.
Nella regione dell’Estremo nord del Camerun l’attività agricola e la pastorizia sono praticate in prevalenza per uso domestico e solo marginalmente a scopo commerciale. La pluviometria media annuale è di circa 500-600 mm di pioggia, suddivisi in 4 mesi da Maggio-Giugno a Settembre-Ottobre, e per i restanti otto non si verificano precipitazioni significative. Quantità in termini assoluti appena sufficiente per permettere un ciclo produttivo di culture annuale senza apporto d’irrigazione. A seconda della tipologia di terreno, si possono ottenere ogni anno raccolti di miglio, mais, sorgo, arachidi e soia. In tale situazione il “problema dell’acqua” è la difficoltà principale per ogni tipo di sviluppo.
Nei primi quattro mesi dell’anno i fiumi sono asciutti ed i pozzi tradizionali cominciano a non dare più acqua. Questa condizione peggiora fino alle prime piogge di maggio/giugno, ovvero al termine della stagione secca. La mancanza di pozzi moderni obbliga le donne ed i bambini a rifornirsi d’acqua a molti km di distanza, oppure ad approvvigionarsi d’acqua di pessima qualità con un significativo impatto sullo stato di salute.
Inoltre la sola disponibilità dell’acqua piovana, peraltro poco immagazzinata con opere di idraulica rurale, non permette uno sviluppo di attività agropastorali in un’ottica di produzione di rendita.
In questo modo la popolazione è completamente dipendente dalla climatologia instabile ed irregolare della regione e questo provoca spesso delle carenze alimentari a livello delle fasce più deboli della popolazione.
Bisogna inoltre segnalare che la Regione dell’Estremo Nord del Camerun, essendo climaticamente situata in zona saheliana, e geograficamente nella zona più a nord della nazione, è anche quella che ha ricevuto meno sostegni a livello di infrastrutture pubbliche, soprattutto per quanto riguarda la viabilità, l’elettrificazione, l’adduzione d’acqua potabile.
La guerra nei paesi limitrofi e il fenomeno del terrorismo di matrice islamica sono arrivati a creare uno scompiglio in alcune delle regioni dell’Est e del Nord del Paese. Attualmente, dal 2018, una lotta fratricida è in corso tra lo Stato e le popolazioni delle 2 province anglofone del Sud Ovest e Nord Ovest. A questo va aggiunta la crisi umanitaria che coinvolge dal 2014 le popolazioni della Regione dell’Estremo Nord a causa delle azioni di terrorismo provocate dalla setta islamica Boko Haram.
Il dipartimento di MAYO KANAI, dove verrà realizzato un pozzo, è costituito prevalentemente da un suolo roccioso e poter trovare l’acqua scavando pozzi manuali è quasi impossibile. Per questo si ricorre ad attrezzature meccaniche che permettono di andare oltre i 50 metri di profondità ma con costi elevati, anche a causa del fatto che nella zona è quasi impossibile trovare l’acqua al primo tentativo.
A partire da queste ragioni riassunte sopra, una migliore fornitura quantitativa e qualitativa di “acqua” diventa indispensabile per poter migliorare la qualità di vita della popolazione del territorio interessato all’intervento.
Obiettivi generali del progetto
Per migliorare le condizioni reali di vita delle popolazioni dell’Estremo Nord del Camerun, il progetto si propone come obiettivi generali di:
• Garantire acqua potabile alla popolazione del villaggio per l’uso domestico e per uso agropastorale;
• Sostenere lo sviluppo socio-economico delle popolazioni rurali favorendo la produzione agricola e migliorando l’alimentazione;
• Migliorare la vita delle donne e dei bambini, riducendo i tempi di raccolta dell’acqua;
• Ridurre al minimo le patologie derivanti dall’utilizzo di acqua non potabile;
• Accrescere le conoscenze della popolazione relativamente all’uso dell’acqua;
• Formare la popolazione per la gestione del pozzo sia dal punto di vista della funzionalità, della ordinaria manutenzione, e, della gestione finanziaria.
La popolazione infatti è afflitta da infezioni ed infestazioni parassitarie intestinali che nel caso dei bambini è causa di morte nel 15/18% dei casi. Si precisa in proposito che il 43% delle malattie endemiche della regione sono veicolate dall’acqua inquinata ed infestata. Per questa ragione le malattie gastroenteriche sono la quarta causa di morte nella popolazione generale. L’acceso all’acqua per l’uso domestico ed agropastorale, rappresenta uno dei principali problemi da affrontare ai fini di una corretta politica di cooperazione allo sviluppo nel contesto africano.
Attualmente solo il 40% degli abitanti dei villaggi ha accesso all’acqua potabile, mentre l’approvvigionamento idrico a fini agricoli è molto scarso, minando la qualità e la quantità della produzione.
Obiettivi Specifici
QUALITATIVI:
• Fornire acqua potabile e migliorare le condizioni igienico sanitarie della popolazione del villaggio dove verrà realizzato il pozzo. Soddisfare le esigenze di piccoli allevamenti domestici di animali da cortile.
QUANTITATIVI:
• Realizzare una perforazione meccanica nell’arco di 5 mesi.
Attività e risultati attesi
Realizzare 1 forage meccanico con pompa manuale o a pedale per donare acqua potabile agli abitanti del villaggio di Mouda.
In questo villaggio è già presente un punto d’acqua ma non è sufficiente per coprire il fabbisogno della popolazione. Una volta che il forage sarà realizzato e la popolazione potrà usufruire dell’acqua potabile, ci aspettiamo una diminuzione delle malattie di cui troppo spesso soffrono sia i bambini che gli adulti, legate alla penuria d’acqua e al consumo di acqua stagnante e quindi inquinata, risparmio di tempo da dedicare ad attività produttive.
Verrà organizzato per il villaggio di Mouda un Comitato per la gestione del pozzo. Verrà inoltre organizzato dalla Fondazione Betlemme dei corsi per la manutenzione ordinaria del pozzo realizzato e della pompa e verrà fornito un kit per gli interventi sui guasti alla pompa.
E’ noto che nella zona si devono usare delle pompe speciali e più costose perché l’acqua rimane ad una profondità di almeno 30 metri e le classiche pompe India (utilizzate abitualmente) non si possono utilizzare.
Beneficiari
Benefici del progetto dove vive la comunità locale
I benefici attesi dalla realizzazione del progetto sono i seguenti:
a. Fornire acqua potabile a tutta la popolazione del villaggio interessato;
b. Ridurre le malattie legate alla mancanza di acqua potabile;
c. Sviluppare attività generatrici di reddito (piccoli allevamenti domestici: galline, pecore, capre, anatre);
d. La riduzione della sotto scolarizzazione e della malnutrizione dovute alle malattie causate dall’utilizzo dell’acqua inquinata;
e. La riduzione del carico di lavoro delle donne dovuto alla ricerca e al trasporto dell’acqua, spesso distante parecchi chilometri dalle loro abitazioni;
f. Miglioramento delle condizioni di vita dei bambini e di tutta la popolazione circostante;
g. Formare la popolazione per la gestione del pozzo sia dal punto di vista delle funzionalità, della ordinaria manutenzione, della gestione finanziaria e fornire i kit per la manutenzione ordinaria delle pompe.
Sostenibilità del progetto
Per sostenibilità del progetto si intende la capacità del progetto di continuare autonomamente nel futuro grazie al coinvolgimento della gente che vive in quel contesto, alla presenza di altri partners che collaborano al progetto, alla partecipazione di volontari etc. Chiarire particolarmente la sostenibilità finanziaria del progetto nel futuro e l’utilizzo di aspetti innovativi nella gestione del progetto.
La sostenibilità del progetto è giustificata innanzitutto dal fatto che la richiesta viene direttamente dal bisogno primario di questo villaggio. Sapendo che senza acqua non è possibile vivere, l’apporto di una perforazione cambia sostanzialmente il quadro di vita di una realtà. Questa trivellazione verrà realizzata in questo villaggio dove si è già constatato l’impegno della popolazione a voler formare un “Comitato di Gestione della Perforazione”, in modo da assicurare una manutenzione corretta dell’opera, con il sostegno di una informazione e formazione previa, realizzata dalla Fondazione Bethleem.
Riferimenti geografici e sociali
Il villaggio di Mouda, situato in provincia di Mayo Kani nell’estremo nord del Camerun, è un territorio caratterizzato da scarse pioggie ed un clima della steppa, ovvero Continentale, caratterizzato da inverni freddi ed estati calde.
Mouda ha una popolazione di circa 2000 persone, c’è una scuola elementare con circa 400 alunni e un Liceo con 950 studenti.
Il responsabile del progetto
Il responsabile di questo progetto è Padre Danilo Fenaroli, fondatore della Fondazione Bethleem nel 1997, in cui tutt’ora opera e offre accoglienza a bambini orfani che necessitano di cure e formazione.