Quaresima Missionaria 2012
Per questa Quaresima il Centro Missionario (CMD), la Caritas ed il Segretariato Migranti (SM), coinvolgono le famiglie e le comunità proponendo la “sportina” della solidarietà. Verrà distribuita presso la sede del Centro Missionario Diocesano e rappresenterà un particolare segno di attenzione condivisa a tutte quelle situazioni di bisogno. Grazie all’aiuto delle nostre parrocchie questo segno potrà raggiungere le missioni in cui la nostra diocesi opera, compiendo quest’anno il cinquantesimo anno di cooperazione.
Dettaglio dell'Iniziativa
Sono tempi difficili e sembra un paradosso “stendere la mano” per i più poveri. La crisi economica che stiamo attraversando non è certo indolore e obbliga un po’ tutti a stringere la cinghia. Nello stesso tempo diventa una preziosa possibilità per apprezzare quello che abbiamo ed accogliere ancora una volta l’invito a condividere con chi vive una situazione di maggior disagio. Per questo non esistono confini e la capacità di guardare a 360° è un dono prezioso che si matura nella consapevolezza di appartenere alla grande famiglia della Chiesa.
I poveri sono oltre oceano, in quei paesi che chiamiamo “terzo mondo”, abitano il nostro stesso quartiere in precarie situazioni di lavoro, salute, famiglia e sono arrivati da noi anche da terre martoriate dalla guerra oppure alla ricerca di un segmento di futuro. Sono “persone”, quell'”altro” che talvolta ci fa paura e sembra venire a rubare qualcosa di nostro.
Un tempo privilegiato quello della quaresima per recuperare, nella dimensione della sobrietà, la capacità di aprire il nostro cuore e le nostre case alla carità. Non si tratta di diventare più buoni, che non sarebbe male, ma di ritrovare nella consapevolezza della fede il dono della carità condivisa come stile di vita e di Chiesa.
In questo 2012 la nostra diocesi ricorda i 50anni di cooperazione con alcune Chiese sorelle che dal 1962 ha visto l’invio di sacerdoti diocesani alla Chiesa di Bolivia e, successivamente nel 1976 e nel 1999, in Costa d’Avorio e Cuba. Attorno a queste esperienze si sono poi consolidati servizi ad altre chiese che hanno toccato, qua e là, i continenti, compresa la stessa Europa.
Ai sacerdoti “fidei donum”, così sono definiti i preti diocesani inviati in missione, si sono aggiunti presto laici che, dapprima personalmente e poi su esplicito invio della nostra Chiesa, hanno messo a disposizione parte del loro tempo per un servizio alla missione. Per alcuni di loro tutto questo è diventato risposta ad una vocazione. Anche le religiose di alcune congregazioni hanno nel tempo affiancato la scelta della Diocesi.
Nel corso degli anni il dialogo con queste Chiese, fraterno ed intenso, ci ha impegnato nella risposta ad alcuni bisogni fondamentali, nella realizzazione di strutture per la pastorale, l’istruzione, la sanità e l’aggregazione, ma soprattutto nell’accompagnamento di comunità cristiane chiamate a misurarsi quotidianamente con la novità del Vangelo, il contesto sociale ed economico, le prospettive di futuro. Tutto questo va sotto il nome di “impegno missionario” che la Chiesa di Bergamo ha fatto suo accogliendo l’invito del Concilio Vaticano II e l’esempio del Beato Giovanni XXIII°.
La missionarietà si è andata confrontando sempre di più con il cambiamento e l’autocoscienza della Chiesa che è maturata nel Concilio, con la realtà delle migrazioni e con il fenomeno della globalizzazione che ha investito il nord ed il sud del mondo. Il ritornello della “missione tra noi” è spesso diventato motivo di lamentazioni e di ulteriore chiusura con il rischio di particolarismi ed esclusioni.
Proprio la convinzione di accogliere la missionarietà come dimensione essenziale della vita dei cristiani, delle comunità e della pastorale ci spinge a proporre un impegno caritativo che non si configuri nel sostegno di aree geografiche, ma si prenda cura direttamente della persona ovunque vive rispetto alle dimensioni esistenziali del mangiare, vestire, andare a scuola e prendersi cura della salute.
Un Gesto di Solidarietà Senza Confini
Il Centro Missionario (CMD), la Caritas ed il Segretariato Migranti (SM) propongono alle famiglie e alle comunità la “sportina” della solidarietà che, in distribuzione presso il CMD, sarà il segno di un’attenzione condivisa a situazioni di bisogno e precarietà che attraversano le nostre parrocchie per raggiungere le realtà di missione dove la nostra diocesi si impegna da 50 anni. Ogni piccola rinuncia potrà diventare possibilità di sostegno a quelle realtà che ordinariamente si prendono cura dei più poveri, sia nella nostra Diocesi, come attraverso l’impegno dei missionari nelle missioni diocesane. Concretamente i progetti assumono il volto di alcuni oggetti “necessari” ed il versamento del corrispettivo nella “sportina” quaresimale corrisponde alla possibilità di acquistarli in loco secondo le diverse esigenze.
Gli ambiti proposti si potranno così declinare:
- Cibo: pane, latte, olio, riso…;
- Medicinali: vitamine, antipiretici, disinfettanti…;
- Indumenti: magliette, pantaloni, scarpe…;
- Istruzione: quaderni, matite, zaino.
Ogni giorno sul sito del cmd( www.cmdbergamo.org ) sarà possibile accompagnare il gesto di solidarietà con alcuni spunti di riflessione, testimonianze ed alcune storie concrete rispetto a tematiche legate alla missionarietà, alla carità, alla mondialità, agli stili di vita.