Premio Papa Giovanni XXIII, quinta edizione

Di seguito i vincitori della quinta edizione del premio “Beato Papa Giovanni XXIII°” per l’anno 2012.

Monsignor Angelo Gelmi

Al sogno di don Bepo, mons. Angelo ha creduto da sempre. La missione è stata la sua vita e la sua vita è davvero una missione. Un’incredibile coincidenza capace di cose veramente grandi.

Cresciuto nei cortili del Patronato S. Vincenzo ha risposto alla chiamata del Signore nell’incontro quotidiano con la carità.

“Sono partito per la Bolivia il 19 Luglio 1970 – spiega Mons. Gelmi – qualche giorno dopo la festa della Madonna del Carmine. La mia prima destinazione è stata la città dei ragazzi a La Paz, una struttura di proprietà governativa. La “Ciudad del Nino” era gestita da don Berta del Patronato San Vincenzo ed era sotto il controllo dei militari. Lì la vita non era facile: spesso mancava il cibo e non c’era la possibilità di intraprendere un serio cammino di formazione cristiana”.

E, diventato Vescovo nel 1985, il legame con le popolazioni della montagna diventa ancora più forte ed il ministero sempre più intenso, tanto da compromettere in parte anche la salute.

È il “Vescovo delle Ande”. Infaticabile nell’ascolto, nella condivisione e pronto a rispondere a qualsiasi emergenza con un jeep che si trasforma in ambulanza e mezzo di trasporto.

Riconoscere a lui il premio “Papa Giovanni XXIII°” vuol dire rivisitare la storia di 50anni che la Diocesi di Bergamo ha vissuto nella cooperazione con la Chiesa Boliviana dal 1962, incominciano dal giorni in cui il Concilio Vaticano II° muoveva i suoi primi passi.

Suor Graziella Dolci

Tanti sono i missionari e le missionarie che la Val Serina ha regalato alla Chiesa universale. Suor Graziella Dolci è figlia della ridente Ambriola dove ha visto la luce il 14 ottobre 1947. Il suo sogno era quello di un cielo stellato e l’ha trovato in Africa. Un primo invio dal 1977 al 1993 nella zona del Karamoja, poi una pausa in Italia per problemi di famiglia. Sono stati gli anni che ha dedicato al servizio presso il Centro Missionario della nostra diocesi coinvolta nell’animazione missionaria e negli incontri con i gruppi. Nel 2003 ritorna in Karamoja e successivamente a Kampala come coordinatrice dell’attività delle sue suore.

La sua attenzione alla chiesa locale è davvero squisita tanto che si è fatta promotrice di sostegni, anche economici, alle diverse congregazioni locali convinta, come il B. Comboni, che è possibile solo: “salvare l’Africa con l’Africa”.

Il premio “Papa Giovanni XXIII°” diventa un vero richiamo alla collaborazione dei missionari con le Chiese locali chiamate a diventare sempre di più protagoniste della loro storia e del loro impegno di evangelizzatrici.

Maria Luisa e Sergio Beretta

L’avventura di due giovani sposi prende il via nel 1968 quando prendono il volo verso l’Ecuador dove era Vescovo un bergamasco di Osio Sotto, mons. Angelo Barbisotti. Nel 1972 arrivano alla Troncal con la richiesta di creare una scuola professionale. Sono passati 40anni: oggi 800 alunni, dalla primaria al diploma; corsi professionali nelle sezioni di meccanica, elettronica, elettrotecnica, carpenteria meccanica, falegnameria, arti e mestieri per la parte femminile; una trentina di professori e 25 dipendenti del settore produttivo, in gran parte ex alunni, che permette alla scuola una buona parte di autosostentamento. 

Un sogno che è diventato realtà grazie alla fede, alla passione ed alla tenacia di due sposi che hanno coinvolto l’intera famiglia in questa esperienza tanto unica da ricevere il riconoscimento delle autorità ecuadoregne ed una buona dose di stima dalle famiglie e dalla popolazione.

Il cuore di tutto questo è la risposta incondizionata la Signore in una vocazione matrimoniale a servizio della missione ed i frutti sono davvero abbondanti.

Il premio “Papa Giovanni XXIII°” è un piccolo grazie a questi sposi, alla loro famiglia e un invito alle nostre famiglie perché scoprano sempre di più la loro vocazione missionaria e di testimonianza nell’educazione dei figli e nella comunità civile, sociale ed ecclesiale a servizio del bene comune e della carità.