Dalla casa della comunità una possibilità di speranza – Cambogia
Descrizione progetto
Assistenza e servizi per i bambini e le famiglie delle zone più povere
Le due ONG, cambogiana e italiana, presenti in questo territorio,in continuità con il lavoro degli anni precedenti, dopo aver realizzato il Centro nutrizionale (costruito in muratura), continua la sua attività, potendola paragonare a quella di un semplice asilo. Il numero dei bimbi varia a secondo delle stagioni , tra i 20 al mattino e i 18 bambini nel pomeriggio; risulta difficile raggiungere i centri durante la stagione delle piogge, il guardiano deve andare con la barca a prenderli a casa con l’aiuto dell’insegnante, perché molti sono piccoli e c’è il rischio che cadano in acqua se non c’è un adulto con loro. Quando sono ai Centri invece ricevono l’adeguata attenzione e cura. Cam to Me, l’ONG italiana, garantisce il cibo, l’uniforme, dopo un buon bagno, il materiale scolastico e la manutenzione dell’edificio. La giovane nuova insegnante, che vive con la famiglia in quell’area, si sta coinvolgendo sempre di più.
Nel secondo Centro (di bambù) il pozzo è terminato; l’acqua però viene usata solo per lavarsi perché non sufficientemente sicura, nonostante la si faccia bollire, per poter cucinare e bere. In tutta l’area ci sono solo due pozzi. È comunque un’utile risorsa idrica, visto che prima veniva utilizzata solo l’acqua del “lago”. Per cucinare viene utilizzata l’acqua piovana recuperata il più possibile in condizioni “igieniche”. La novità significativa riguarda la presenza di una coppia che garantisce la “custodia” del centro e assicura la preparazione del cibo per i bimbi, che il più delle volte è l’unico pasto decente che hanno in tutto il giorno; l’alternativa sarebbe solo riso e pesce secco, quindi un’alimentazione priva di proteine e vitamine. Questa presenza sul posto è un aiuto notevole che dà sicurezza alle famiglie e ai più piccoli. Inoltre l’assunzione di nuovo personale dello staff della ONG locale, favorirà un migliore monitoraggio della situazione.
Il Centro continua ad aver bisogno di seria manutenzione che però è ostacolata dal fatto che è difficile raggiungere, con mezzi di trasporto adeguati, la zona del lago. Si ricorda che alcuni giovani (una decina) sono ospitati all'”House of hope”, voluta dalla ONG locale, per permettere loro di poter studiare e vivere in un ambiente più sano dove poter respirare valori di solidarietà. Questa casa è nata per continuare ad aiutare i ragazzi che hanno finito le elementari e che hanno voglia di studiare ma non hanno un posto dove stare nel villaggio vicino dove dovrebbero frequentare le scuole medie.
Sostegno a favore dell’infanzia e le famiglie per la crescita sociale Cambogia - Lago 94
I villaggi cambogiani
Il Lago 94 è uno dei villaggi del Comune di Kandaok, Distretto di Kandal Stung, Provincia di Kandal, a circa 30 Km da Phnom Penh. Circa 128 famiglie vivono in quest’area che presenta condizioni di vita molto difficili e precarie. Una serie di case costeggia un canale; le famiglie provengono da aree vicine avendo perso la proprietà e il lavoro. Sono spesso famiglie numerose, i bambini non vanno a scuola e frequentemente qualche membro è seriamente malato o non in grado di gestire la situazione di disagio familiare.
L’agricoltura è la risorsa principale, se non fosse che per diversi mesi all’anno la zona è tutta allagata e raggiungibile spesso solo con barche. In questi mesi si cerca di dedicarsi alla pesca. Nei mesi della stagione secca, invece, molti di loro vanno in cerca di legna secca per poter fare il fuoco per cucinare o da rivendere poi al mercato. Altro problema è che alcune Compagnie private e militari del governo sono intenzionate a costruire fabbriche in questa zona, allontanando forzatamente gli abitanti. Si pensa che nel futuro vogliano sviluppare le aree vicine assumendo e, allo stesso tempo, sfruttando persone che lavorino per loro.
La crescita economica e la rinascita della speranza
La relativa normalizzazione politica e la crescita economica avvenuta negli scorsi decenni in Cambogia non vanno liquidati troppo frettolosamente. Dalle pieghe di questo processo, infatti, affiorano alcuni aspetti da non trascurare. La crescita della popolazione, la riduzione della povertà, l’aumento dei consumi interni, l’innalzamento dell’istruzione, il miglioramento delle condizioni lavorative nel tessile, l’avvio di una serie di riforme imposte dagli accordi internazionali lasciano intravedere potenzialità positive. Ben visibili anche ad occhio nudo.
Le persone hanno ricominciato a pensare al futuro. A fare progetti. In questo paese annientato dalle “grandi speranze”, la rinascita delle “piccole speranze” appare la cosa più commovente e incoraggiante.
I referenti del progetto che verranno sostenuti dalla campagna di Natale
Cooperation for Prosperity (CFP) è un’Organizzazione Non Governativa nata dall’intraprendenza di alcuni cambogiani che da anni lavoravano nei Progetti di New Humanity (L’ONG, ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA che è nata dal PIME italiano). Si è costituita nel 2005 e per alcuni loro Progetti mantiene la collaborazione con la CML (COMUNITÀ MISSIONARIE LAICHE e LA LORO ONLUS – CAM TO ME.) Non è orientata verso alcun partito politico; lavora e si impegna per la realizzazione della seguente “vision” e “mission”:
- raggiungere pace, democrazia e crescita sociale a partire principalmente dall’istruzione, garantita a tutti;
- promuovere i diritti delle donne e dei bambini, puntando sulla consapevolezza deI loro obiettivi e delle risorse.