Lettera di ringraziamento inviata da Padre Massimo Fratus per il progetto di Capinota (Bolivia)
Carissimi amici di WebSolidale,
spero che stiate bene in questa settimana tanto importante nella quale celebriamo la morte e risurrezione di Cristo, nostra salvezza.
Qui a Capinota adesso le cose sembra vadano bene. Dico adesso, perché, quando sono tornato dall’Italia, Capinota era tutta sottosopra. Si stava vivendo un clima di guerriglia, a causa di una lite tra la fazione del sindaco uscente e quella del sindaco entrante.
Non potendo risolverla, mi hanno aspettato perché io, in nome della Chiesa potessi mediare.
Dopo una settimana di inutile mediazione, purtroppo c’è stato uno scontro con alcuni feriti.
Brillava l’assenza totale della polizia, però c’era la presenza della Parrocchia che per lo meno ha evitato ci fossero morti.
Ora c’è un sindaco… speriamo lavori per il bene della popolazione e non per il suo portafogli… Dall’altra parte questo nuovo governo, tanto esaltato all’estero, come segno della democrazia, è riuscito a far si che i poveri siano sempre più poveri… questa è la realtà della mia parrocchia.
Tutti i prodotti di prima necessità sono aumentati, c’è una forte inflazione, la mano d’opera è difficile trovarla, e quando c’è è carissima… rimane ancora forte l’emigrazione… però, i mezzi di comunicazione dello Stato dicono che tutto va a gonfie vele… Detto in grandi linee la situazione generale, veniamo a noi… Credo che le parole non possono esprimere la gioia grande che io e molte altre persone abbiamo avuto quando abbiamo saputo della vostra “immensa” offerta: 20.000 Euro. La gioia non viene per avere i soldi, ma dal fatto che si risolvono situazioni gravi.
Credo che 1.000 o 2.000 Euro li darò per Leidy, (nella foto con il cerchiolino rosso) una bimba di soli 10 anni affetta dal morbo di Guillen Barrè che l’ha paralizzata completamente e da sola non può respirare. I dottori sono molto chiari, deve rimanere almeno 1 mese in terapia intensiva.
Oggi le speranze che Leidy si recuperi sono molte, già muove la testa, però da sola non respira… Sono chiari anche sul costo: ogni giorno le va a costare 2.500 boliviani, vale a dire 250 Euro. Tutti i risparmi della famiglia sono terminati, ora tocca alla comunità cristiana di Capinota aiutarla.
È bello vedere come molte persone si sono messe in moto…però quanto è difficile raccogliere tutti questi soldi… Domenica un catechista di 17 anni, Victor, a causa di una malattia, il “Chagas”, è stato ricoverato all’ospedale e operato d’urgenza all’intestino, aveva un volvulo di Sigmoides.
Una famiglia di agricoltori poveri…Con questi soldi ci faremo carico noi delle spese… (o meglio, vi state facendo carico voi…). Grazie!
Il progetto dell’oratorio sta funzionando a gonfie vele. Finita la struttura, molte mamme e giovani si sono messi a servizio del bar e della sala giochi. Una novità per loro, poter aver un luogo dove ritrovarsi a giocare sanamente… una meraviglia!!!
Credo che la Pasqua sia proprio questa…la vita!
Cristo che si offre nell’ultima cena, che rimane con i discepoli, anche se loro non capivano, che da l’esempio di amore perché possano amarsi, che muore per dar la vita…
Questa è la bellezza di essere suoi discepoli.
Dar la vita con i nostri piccoli gesti.
Voi ci date l’esempio.
Molte persone si chiedono il perché, perché ci date soldi senza conoscerle, poi… dicono grazie… Credo che sia la generosità che genera generosità…
Da parte mia un grazie di cuore, poi, cari di WebSolidale vi dirò in che “voleranno” questi soldi.
A tutti voi di WebSolidale auguri di una santa Pasqua.
Padre Massimo Fratus
Capinota (Bolivia), 18/03/2008
- 18 Marzo 2008Nuove testimonianze da Capinota (Bolivia)