Addio a don Elvio Nicoli
Si è spento don Elvio Nicoli, all’età di 68 anni, nell’ospedale di Abidjan, l’ex capitale della Costa d’Avorio, terra in cui da 33 anni prestava servizio come missionario.
Era nato il 17 maggio del 1952 a Bergamo e aveva vissuto la sua giovinezza a Gorle, paese e parrocchia ai quali è rimasto fortemente legato. Dopo l’ordinazione sacerdotale nel giugno del 1976, aveva svolto fino al 1981 il ruolo di direttore dell’oratorio di Torre Boldone. Sempre nei suoi anni di permanenza a Torre Boldone aveva fondato il gruppo Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani).
Nel 1987 il suo arrivo in Costa d’Avorio. In 33 anni aveva progettato e costruito una decina di chiese, diverse canoniche, scuole e sale parrocchiali. Ciò gli era valso il soprannome di «missionario architetto». Numerosi gli incarichi da lui ricoperti: vicario parrocchiale di Agnibilekrou (1987-2002), parroco di Tankesse (2002-2003) e Duffrebo (2003-2007). Era diventato economo della diocesi nel 2005, incarico che conservava ancora oggi, parroco di Notre Dame de la Paix (2008-2011), direttore del centro diocesano Saint Kizito (2011-2015) e parroco di N’Dakro (2015). Negli ultimi anni era parroco di Assaoufoué. Un paese, quello ivoriano, che non aveva mai abbandonato, nemmeno durante la drammatica guerra civile. Ripeteva spesso: «Molti stranieri se ne sono andati. I missionari, anche nelle zone più pericolose, sono rimasti, perché il nostro compito è stare con la gente. Ora ci aspetta il difficile compito di costruire la pace, senza offendere la verità, perché troppe menzogne hanno avvelenato i rapporti sociali». Durante il suo soggiorno in terra africana aveva ospitato i vescovi Roberto Amedei e Francesco Beschi.
A breve sarebbe rientrato definitivamente a Bergamo, riportando con sé, in terra bergamasca, le esperienze vissute nella sua trentennale permanenza in Africa.
Questi i progetti che WebSolidale Onlus ha sostenuto in Costa d’Avorio nelle missioni di don Elvio Nicoli.