Un Doposcuola Per Te – Bolivia
Dettagli Progetto
Come succede in tutte le grandi città, anche le periferie della città di Cochabamba in Bolivia, vivono il problema del disagio giovanile. Il disagio ha radici profonde, nasce dalla mancanza di spazi e luoghi per la formazione integrale dell’uomo a partire dai primi anni di vita.
La povertà obbliga le famiglie a scegliere di non mandare a scuola i figli, per impiegarli da subito nel lavoro: poco importa se i ragazzi diventano adulti senza saper leggere e scrivere, l’importante è che portino a casa qualche spicciolo…
La comunità parrocchiale di Condebamba, che si trova proprio alla periferia di Cochabamba, ha voluto realizzare il Centro Educativo Parrocchiale (C.E.P.) per promuovere, insieme con la famiglie, il processo di crescita ed educativo delle giovani generazioni.
Dialogando con le istituzioni del territorio, con le famiglie, con gli istituti scolastici, don Eugenio, don Sergio e Patrizia (bergamaschi doc inviati come fidei donum in Bolivia), insieme a operatori locali, sono riusciti a coinvolgere in questo fondamentale progetto circa 250 bambini, ragazzi e adolescenti.
Gli obiettivi che si pone il C.E.P. sono i seguenti:
- incontrare le famiglie del territorio creando una mappatura delle situazioni di indigenza;
- garantire a tutti i fanciulli la possibilità di andare a scuola;
- assisterli e sostenerli nel fare i compiti (i ragazzi si incontrano a turni il mattino o il pomeriggio negli ambienti messi a disposizione dalla parrocchia);
- fare in modo, attraverso sostegni pedagogici e psicologici, che non si verifichi più l’abbandono scolastico;
- offrire a tutti i ragazzi che frequentano il C.E.P. l’assistenza sanitaria, l’educazione alla salute e all’igiene personale;
- offrire percorsi educativi volti alla promozione delle capacità di ogni ragazzo;
Dal 1997 (anno di fondazione del C.E.P.) al 2010, il numero dei ragazzi partecipanti si è quintuplicato: questo ha comportando l’assunzione di nuovo personale locale, l’ampliamento della struttura, l’acquisto di nuovi e numerosi materiali scolastici…
Costo di ogni donazione: 250 euro.
Costo totale del progetto: 15.000 euro.
Quanto deve durare il sostegno a distanza?
Al fine della buona riuscita e della continuità delle attività, consigliamo di sostenere il progetto almeno per tre anni.
Nonostante ciò il sostegno è libero e in qualsiasi momento si ha la possibilità di sospenderlo, comunicandolo direttamente al centro missionario.
Come si attiva il sostegno a distanza?
Per attivare il sostegno a distanza del Centro Educativo Parrocchiale è necessaria una donazione di: € 250 come contributo annuale, o in alternativa 21 € mensili o 65 € trimestrali.
È possibile versare un’offerta libera senza l’impegno triennale.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI E PER ATTIVARE IL SOSTEGNO CONTATTARE:
INFO: Centro Missionario Diocesano – 035/4598480 cmd@diocesi.bergamo.it
Le offerte sono detraibili fiscalmente nei termini della Legge vigente.
Il Paese
La Bolivia è uno Stato dell’America meridionale, situato nel centro del subcontinente, senza sbocchi al mare. La sua superficie è di 1.098.581 km². Secondo il censimento svolto nel 2001 contava 8.274.325 abitanti, mentre, secondo stime più recenti (2005), la popolazione avrebbe raggiunto quota 8.857.870 unità. In base alla nuova costituzione del Paese, adottata il 25 gennaio 2009, la capitale è unicamente Sucre, mentre precedentemente oltre alla capitale costituzionale, sempre Sucre, era riconosciuta come capitale amministrativa La Paz, dove ha tuttora sede il Governo. La città più popolata è Santa Cruz de la Sierra, con circa 1,5 milioni di abitanti.
Chi promuove il progetto?
La comunità parrocchiale di Condebamba, alla periferia di Cochabamba, ha realizzato il Centro Educativo Parrocchiale (C.E.P.) per promuovere, insieme con la famiglie, il processo di crescita ed educativo delle giovani generazioni.
Dialogando con le istituzioni del territorio, con le famiglie, con gli istituti scolastici, don Eugenio, don Sergio e Patrizia (bergamaschi doc inviati come fidei donum in Bolivia), insieme ad operatori locali, sono riusciti a coinvolgere in questo fondamentale progetto circa 250 bambini, ragazzi e adolescenti.