Cena Povera per la Famiglia
Cena povera… per una famiglia più preziosa
Cosa vuol dire?
Significa che una sera la nostra famiglia prepara la stessa cena di una famiglia dell’America Latina, o dell’Asia, o dell’Oceania, o dell’Est Europa o dell’Africa.
Non è una “serata folkloristica” e neppure un “far finta di”, ma una bella occasione per imparare ad apprezzare il dono di stare insieme, dialogare, condividere qualcosa di nostro, il tempo ed il cuore, con altre famiglie che abitano il mondo.
Cosa mangiamo?
Se pensiamo ad una famiglia povera dell’Africa, mangeremo o solo un piatto di polenta oppure pasta in bianco e berremo solo acqua.
Se pensiamo ad una famiglia povera dell’Asia, mangeremo solo un piatto di riso con i fagioli e berremo solo acqua.
Se pensiamo ad una famiglia povera dell’America Latina, mangeremo solo una scodella di brodo e le patate bollite e berremo solo acqua.
Se pensiamo ad una famiglia povera dell’Est Europa, mangeremo solo una scodella di minestrone oppure carne di pollo e berremo solo acqua.
Se pensiamo ad una famiglia povera dell’Oceania, mangeremo solo una scodella di macedonia e berremo solo acqua.
Tutto qui?
No! La cena ha anche altri importantissimi ingredienti.
Sul tavolo dove mangiamo non devono mancare:
- la Bibbia aperta alla pagina del capitolo 9 di Luca 9, versetti12-17 (la moltiplicazione dei pani),
- una candela accesa (segno della presenza del Signore nella nostra casa e a tavola con noi),
- “Pino il calzino” (segno che desideriamo che tutte le famiglie abbiano sempre il pane).
Prima della cena: benedizione della mensa.
Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen.
Dalla Bibbia appoggiata sul tavolo, si legge il brano della moltiplicazione dei pani.
Viene servita la pietanza nel piatto di ognuno.
Uno della famiglia a nome di tutti recita questa preghiera:
Grazie Gesù per questo cibo che doni alla nostra famiglia;
grazie per tutto ciò che di bello ci permetti di vivere
e per tutte le volte che ti sentiamo vicino nei momenti di fatica.
Benedici, ti preghiamo, questo semplice cibo che questa sera condividiamo.
Benedici tutte le famiglie dell’… (dire il nome del Continente che si ricorda)
che questa sera consumeranno questo stesso cibo.
Si mangia con calma raccontandosi i fatti della giornata di ognuno.
A conclusione della cena
Uno della famiglia a nome di tutti prega:
Rendi la nostra famiglia sempre più capace di aprire le porte la mondo, alle sue ricchezze e alle sue fatiche.
La recita comune del Padre nostro conclude la cena.
... ma nelle case delle famiglie povere dell'Europa dell'Est, dell'Oceania, dell'Africa, dell'America Latina, dell'Asia, non c'è la televisione ...
Esatto! Anche nella nostra famiglia decideremo che durante quella cena così particolare, la televisione se ne starà zitta zitta. Sarà una bella occasione, perché la nostra famiglia genitori figli e, se ci sono, nonni, abbia il tempo per dialogare e raccontarsi.
Quando facciamo la cena povera?
Decidiamo noi quale sarà la sera migliore! L’importante è che ci siamo tutti! Se vogliamo possiamo fare non una, ma cinque cene povere: una per ogni continente del mondo. E si potrebbero invitare famiglie di amici. Fantasia!