Premio Papa Giovanni XXIII, quarta edizione
Di seguito i vincitori della quarta edizione del premio “Beato Papa Giovanni XXIII°” per l’anno 2011.
Suor Vittoria Magni
Per anni ha rinunciato a tornare in Italia per le vacanze, per destinare ai suoi campesinos il denaro del biglietto aereo in segno di autentica condivisione. Attualmente è incaricata dell’assistenza di oltre 500 anziani.
Grazie a questa testimonianza efficace e silenziosa, suor Vittoria svolge un prezioso lavoro di formazione delle coscienze per quanti nel suo servizio riconoscono il vangelo quotidianamente e concretamente vissuto.
Padre Luigi Arnoldi
“Quando la divisione la senti nell’aria, – affermava alcuni anni fa padre Luigi in un’intervista- dire insieme il Padre nostro è provocazione e impegno a realizzare quello che umanamente sembra impossibile. Mai come in queste situazioni il Vangelo è novità e provocazione. Non rimane che accettare la sfida e andare avanti, nella costruzione di una fraternità nuova, al di là dell’appartenenza etnica. La Chiesa si propone di essere famiglia di tutti i figli di Dio. È questa la sua grande sfida: essere segno e strumento di unità. E la Chiesa è l’unica istituzione capace di proporre concretamente questa strada. Educare ed educarsi ad incontrare l’altro diventa un fattore di crescita, oltre che di testimonianza di una vita ecclesiale che costituisce la risposta ai conflitti in cui l’Africa è precipitata. È questo il nostro compito di formatori è questa la grande missione della Chiesa burundese oggi”.
Monsignor Mario Maffi
“Per annunciare il Vangelo della speranza, -dice don Mario – è necessario partire dalla convinzione che è Dio che salva il mondo, è Lui che guida la storia, comunica all’umanità il suo amore e ama tutti. Questa certezza ci dà la possibilità di essere un po’ audaci nell’inventare modi di annunciare il Vangelo. La sfida è riuscire a farlo scoprire in maniera esistenziale, cioè nella vita stessa delle persone che incontriamo di responsabilizzarle, educandole alla fede, al credere, alla testimonianza della propria fede”.
Recentemente don Mario, con la nomina di “prelato d’onore di Sua Santità”, ha avuto un importante riconoscimento per il suo impegno missionario prima in Bolivia e ora a Cuba, nella Diocesi di Guantánamo-Baracoa.