Quaresima Missionaria 2009
Dettaglio dell'Iniziativa
La quaresima è un tempo squisitamente intenso. Il Signore Gesù ci chiama a camminare con lui verso la Pasqua. La proposta è quella di rinnovare il cuore, di ridisegnare il percorso del nostro cammino di fede facendo il punto della situazione lasciandoci provocare dall’incontro della quotidianità con la Parola stessa di Dio. Una Parola che ha la forza di rivolgersi al cuore e proporre un nuovo stile di vita.
Una Parola che, spezzata e condivisa, non può che rafforzare i legami, approfondire i sentimenti, far crescere la chiesa. La famiglia, cuore del cammino pastorale della nostra chiesa, è seriamente coinvolta in questo percorso. E se qualcuno pregasse da solo l’orizzonte è quello della grande famiglia parrocchiale e della chiesa nel mondo intero.
Una preghiera che fa costantemente riferimento alla vocazione missionaria del cristiano. Ciascuno di noi, piccolo o grande, giovane o vecchio, ha ricevuto nel battesimo il grande dono della fede. E anche se facciamo fatica, talvolta ad accoglierlo ed altre ad apprezzarlo, questo dono è incontenibile. La fede cresce, vive, cammina, nella misura in cui impariamo a donarla, a parteciparla a chiunque incontriamo. Non si tratta di fare delle prediche, anche se una buona parola possiamo sempre metterla, ma soprattutto di rendere la Parola compagna di viaggio, luogo di dialogo, scuola di crescita, tavolo di confronto.
Ed è pregando con il cuore aperto al mondo intero, nella consapevolezza che siamo responsabili e partecipi della vita di ogni fratello, che la nostra preghiera assume la dimensione dell’annuncio. Una verità attraversa l’uomo in profondità, va a scavare nel suo cuore, offre alle sue scelte orizzonti di libertà e pienezza, qualcosa che avvia verso la festa, quella da vivere con il Signore. Annunciare il vangelo è davvero una festa! Così si compie il miracolo del vino che a Cana ha segnato per sempre la vita di quegli sposi e, forse inconsapevolmente, quella di parenti, amici e conoscenti.
Un miracolo “sostanziale” perché l’acqua diventa vino, lo stare insieme, la gioia, la festa stessa, non finiscono grazie a questa trasformazione che viene a mutare una semplice festa di nozze in un banchetto divino: è la mensa del Signore. È lui la nostra festa. La piccola giara che accompagna il libretto è un segno da custodire nel percorso. Si potrebbe attingere un po’ di acqua ogni sera e metterla al centro della mensa. È lì a dire la nostra giornata, le nostre quotidiane fatiche e speranze, gli sconti e gli incontri che viviamo a decine ogni giorno, e poi i pensieri, le preoccupazioni, le sofferenze. Nella preghiera chiediamo che diventi vino. Non riusciremo forse a trasformare il segno, ma la preghiera avrà la forza di convertire il nostro cuore, di renderlo capace di vedere, con gli occhi e con la fede, la festa che li Signore sta preparando per il mondo intero, proprio cominciando da noi.
Tutto questo non potrà che far bene a ciascuno, alla famiglia, all’intera comunità parrocchiale ed alla chiesa.
Nel tempo pasquale la brocca potrà contenere l’acqua benedetta della notte pasquale. Nel segno del Battesimo, tracciare su di noi la croce con quest’acqua benedetta, sarà rinnovare la voglia di essere annunciatori, missionari, instancabili nel dono di sé. La preghiera ci aiuterà a fare memoria intensa di tutto questo e ci collocherà nella comunione dei santi ogni sera, quando, recitando la preghiera che Gesù ci ha insegnato, alzere le mani verso il cielo per avvicinarci a Dio, tendersi verso di lui con tutti i cristiani nel mondo, sollecitarsi verso i più poveri ed abbandonati, vicini e lontani, prossimi a noi in ogni momento.
Lo schema di preghiera quotidiano fa risuonare la Parola tra le mura di casa, offre un suggerimento per riflettere ed invita alla preghiera ripetendo un responsorio uguale per ciascuna delle settimane. La preghiera che Gesù ci ha insegnato è sintesi e profezia per essere fedeli all’impegno missionario di ciascuno.
Progetti di solidarietà missionaria
Annunceremo il Vangelo anche con il nostro sacrificio, con la sobrietà dei pasti, delle scelte, dei divertimenti.
Annunceremo nella misura in cui sapremo rinunciare a qualcosa per chi realmente vive in situazioni di precarietà e di povertà, magari assoluta. Ecco perché da almeno quarant’anni il Vescovo chiede alle comunità parrocchiali di farsi carico dell’impegno missionario della diocesi in Bolivia, Costa d’Avorio e Cuba dove è presente un significativo numero di sacerdoti, religiose e laici inviati a nome della nostra chiesa e anche dove sono inviate alcune altre presenze significative come in Brasile, Uruguay, Papua Nuova Guinea, Myanmar, Paraguay. L’impegno missionario spazia su tante e diverse realtà ed anche la nostra solidarietà può diventare un valido contributo per i diversi settori dell’impegno pastorale e sociale.
Oltre al sostegno ordinario dei nostri missionari, all’appoggio al loro ministero ed alle realtà attive all’interno di ogni missione, si presentano ogni anno spese straordinarie, emergenze ed alcune priorità che sempre di più di fanno avanti. Ecco perché è necessario il sostegno di tutte le famiglie e delle comunità parrocchiali della nostra diocesi.
Alle famiglie chiediamo questa particolare attenzione durante tutto il cammino quaresimale attraverso un impegno quotidiano di solidarietà, qualche piccola rinuncia, quasi come ci si facesse carico di una famiglia amica alla quale offrire qualcosa di necessario per vivere.
I progetti si articolano in proposte rispetto ad alcuni ambiti della pastorale in relazione alle diverse missioni diocesane.
Quest’anno si è deciso di operare sui seguenti settori:
Progetto Formazione Cristiana
Accompagniamo il cammino catecumenale di bambini e ragazzi.
Sostenere il cammino di catechesi dei gruppi che si preparano alla celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana è un segno di grande attenzione alla crescita delle comunità cristiane locali: una Bibbia, qualcosa per poter scrivere e colorare, la merenda che spesso coincide con uno dei pasti della giornata.
Formazione dei catechisti e degli animatori della comunità
I nostri missionari non possono raggiungere tutte le comunità loro affidate, ecco perché hanno bisogno di qualcuno che si faccia carico del loro accompagnamento e della crescita: giornate di incontro e formazione al centro della missione, vitto ed alloggio, trasporto e materiale formativo ed un aiuto per poter sostenere le diverse comunità.
Sostegno alla realizzazione di luoghi per la preghiera
Avere un luogo di incontro, semplice ed accogliente, dove si può condividere la fede e l’amicizia è un dono grande. Noi forse non ce ne rendiamo conto, ma dove la comunità cristiana è una minoranza, è davvero una preziosa questa opportunità. L’impegno è quello di creare alcuni luoghi per la comunità
Progetto Assistenza Sanitaria
Assistenza medica ordinaria
Talvolta una semplice infezione può diventare davvero letale, soprattutto per i piccoli. La mancanza di antibiotici e di semplici farmaci comuni è spesso un dramma. Sempre, presso una parrocchia di missione, è presente ed attiva una posta sanitaria che offre gratuitamente le medicine più comuni. Provvedere questi medicinali è davvero fondamentale.
Campagna di vaccinazioni
Ci sono malattie che in alcuni luoghi del mondo diventano mortali soprattutto per i più fragili. Ecco perché è importante promuovere campagne di vaccinazione contro il tifo, la malaria, la tubercolosi ed altre malattie tropicali. Questi vaccini costano ma ne occorrono davvero tanti.
Accompagnamento dei neonati
I piccoli che nascono in famiglie poverissime hanno davvero bisogno di tutto. I vestitini, tutto quello che può servire per l’igiene, alcuni medicinali e poi il sostegno della mamma che, se non si nutre, non può neppure provvedere ad allattare il suo piccolo. Un piccolo sussidio ad ogni neo mamma permette di poter accompagnare la crescita del proprio figlioletto.
Progetto Assistenza Sociale
Almeno un pasto la giorno
Molte persone delle comunità di missione non hanno possibilità nemmeno di un pasto al giorno. Presso la missione è spesso attiva una mensa gratuita per tutti.
La cena per gli anziani abbandonati
Un servizio di alcuni volontari provvede ogni giorno almeno ad un pasto ad alcuni anziani che sono rimasti soli e non potrebbero provvedere a sé stessi. Un pasto condiviso è una ricchezza.
Sostegno agli operatori sanitari
Nelle diverse poste sanitarie delle missioni operano infermieri locali, preparati e competenti, che seguono giorno dopo giorno la salute delle comunità. È importante sostenerli e permettere loro di esercitare con professionalità per il bene di tutti.
Progetto Istruzione
Un sostegno alle classi scolastiche
È possibile sostenere una ,due, tre giornate, un mese, un anno di scuola per una classe di una trentina di elementi. Questo comporta: gli insegnanti, quaderni e libri, il cibo…
Materiale scolastico
Il materiale scolastico è davvero prezioso, dove la povertà non permette di avere mezzi e strutture. Un quaderno, un libro, magari dei pastelli colorati… tutto questo è di gran valore.
Borse di studio
Un grande dono quello di crescere nel sapere, un dono che può migliorare, nel tempo, le condizioni di vita di un popolo intero. Presso le nostre missioni i ragazzi possono avere un supporto scolastico non indifferente per sollevare anche la famiglia da questo impegno.
Alla scoperta del continente che c’è in te
Il percorso proposto vuole essere un approccio al Sud del mondo per coglierne la ricchezza e la provocazione, per muovere alcuni passi di un rispettoso pellegrinaggio verso popoli e culture, verso mondi diversi, verso la “vita”.
Con questo spirito è richiesta la frequenza agli incontri e alle proposte che matureranno lungo il percorso.
Per chi già conosce le “missioni” è stimolo all’approfondimento ed all’impegno, per chi intraprende il viaggio è premessa indispensabile perché i frutti parlino della propria storia.
Dove?
Presso le Suore Missionarie Comboniane (a Bergamo in via Piccinelli, 3, zona Boccaleone)
A che ora?
Dalle 17.00 alle 22.00 (circa) La cena sarà condivisa
Sabato 14 febbraio 2009
Alla ricerca di nuovi incontri… ma perché proprio il povero?
Sabato 7 marzo 2009
Come vivere questo incontro?
Provocazioni sulle modalità di esperienze in missione
Sabato 21 marzo 2009
Le 3 C: Conoscere, Capire, Comprendere
Sabato 21 marzo 2009
“In partenza…”
Testi per Via Crucis
Per guardare lontano
4 itinerari di via crucis per la comunità parrocchiale, oppure per la preghiera personale.
L’indice presenta:
- i primi tre schemi, che ripercorrono il tradizionale percorso della via crucis, propongono alla preghiera concrete situazioni di passione che ancora oggi l’uomo vive, soprattutto nel sud del mondo. Una particolare attenzione missionaria propone alla riflessione ed alla preghiera questi luoghi di precarietà;
- il quarto itinerario si sviluppa attorno al cammino di fede dell’Apostolo Pietro, facendo costantemente riferimento alle sue due lettere.
Proprio per te
5 itinerari per condividere il cammino della croce grazie all’aiuto dei testimoni. Il testo si presta per celebrazioni comunitarie anche con i giovani e può essere prezioso per la preghiera personale.
L’indice presenta:
- il primo itinerario mette in campo la voce di testimoni diversi (Pietro, Paolo, Giovanni , Maria);
- il secondo itinerario nasce da un dialogo tra l’Apostolo Paolo e Timoteo (attraverso la sua seconda lettera) sui fatti della passione e morte di Gesù raccontatagli da diversi testimoni;
- il terzo itinerario nasce da una rivisitazione degli Atti degli Apostoli in dialogo con le nostre comunità parrocchiali e coloro che in essere si impegnano a diverso titolo;
- il quarto è un percorso all’interno di Gerusalemme nel pomeriggio della salita al Calvario con la parola dei testimoni;
- il quinto si sviluppa attorno al racconto evangelico di Matteo coinvolgendo la comunità parrocchiale in una riflessione sul suo essere chiesa.
Storia di Quaresima per Ragazzi
Il vino di Noè
Quando il diluvio terminò, l’acqua che aveva coperto tutta la terra iniziò a diminuire. Poco alla volta le gigantesche nubi si allargarono e Noè vide finalmente il cielo e fece un sospiro di sollievo: tra poco tutti gli animali e tutti gli uomini nell’arca avrebbero potuto tornare sulla terra ferma. Noè mandò come esploratore prima un corvo, poi una colomba che tornò con un rametto di ulivo nel becco…