Premio Papa Giovanni XXIII, decima edizione
Mercoledì 6 dicembre alle ore 11, presso la biblioteca del Centro Missionario Diocesano, sono stati proclamati i vincitori della decima edizione del premio “Beato Papa Giovanni XXIII°” per l’anno 2017.
Suor Teresina Caffi
È nata il 19 gennaio 1950 a Pradalunga (BG). L’8 febbraio 1974 entra a Parma tra le missionarie di Maria (Saveriane).
Il 2 luglio 1980 emette i voti di professione missionario-religiosa; l’11 giugno 1980 la professione perpetua.
Il 19 gennaio 1982 inizia la sua attività apostolica nel Burundi, che continua poi dal marzo 1984 nella Repubblica Democratica del Congo, dove è impegnata da anni nella formazione spirituale e nell’insegnamento.
È inoltre particolarmente sensibile alle tematiche della giustizia e della pace tra i popoli e contribuisce in modo concreto all’educazione alla pace attraverso la partecipazione ai gruppi “Educazione alla pace” per il Congo e “Giustizia e pace.”
Don Giovanni Gambirasio
Don Giovanni è un sacerdote della nostra Diocesi, nasce a Bergamo il 1 aprile 1945, originario della parrocchia di Redona in città, dopo il cammino formativo nel nostro seminario vescovile viene ordinato sacerdote per le mani del Vescovo Clemente Gaddi, il 27 giugno 1970.
Le sue prime esperienze pastorali lo vedono coadiutore prima nella parrocchia di Costa di Mezzate e poi a Zanica, successivamente, nel 1984 il Vescovo Giulio Oggioni lo invia come sacerdote fidei donum alla Chiesa sorella della Costa d’Avorio.
Ivo Lazzaroni
Nato a san Giovanni Bianco il 23 settembre 1967, della parrocchia di Cusio, di professione cuoco, ha scelto di intraprendere un’esperienza di missione nella Repubblica Democratica del Congo dopo un periodo di formazione umana e spirituale presso i missionari della Consolata nel 2008. Il suo incarico è di gestire il centro nutrizionale di Gajen, nella Diocesi di Isiro-Niangara, al nord-est del paese e, in questo contesto, a tenere corsi di formazione alle donne dei villaggi circostanti e degli operatori sanitari sulle tecniche basiche dell’igiene personale e della corretta alimentazione.
Tra i suoi compiti di promozione umana si occupa anche della gestione degli approvvigionamenti del vicino ospedale costruito dai missionari della Consolata, ma anche di molte altre incombenze sia di ordine pratico che di natura spirituale, dalla realizzazione di carrozzine per disabili nell’apposito laboratorio alla sistemazione degli orti e dei pollai, fino alla vicinanza e all’ascolto delle famiglie in situazioni di fragilità a cui vengono negati anche i diritti umani primari.
In questo contesto di sofferenza Ivo offre il suo aiuto nelle più diverse forme e con la capacità di gesti di aiuto concreto alle persone che incontra sul proprio cammino.