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Nkanka (Ruanda)
Supporto per l’assicurazione sanitaria alle famiglie dei bambini del centro disabili Urugwiro
Per avere una buona assistenza sanitaria, le famiglie ogni anno devono pagare un’assicurazione sanitaria (la mutua): la legge del Ruanda istituisce che ogni membro della famiglia debba pagare, quindi se un membro della famiglia non paga, la mutua degli altri membri familiari non viene considerata valida.
Le famiglie africane sono molto numerose, con una media di 5 figli (ci sono famiglie che arrivano a 12), per cui diventa difficile coprire tutti i componenti. A questo proposito, nasce il centro URUGWIRO, che accoglie circa 196 bambini. Da quest’anno però, la legge non permette più che il centro paghi solo per il singolo bambino, ma deve supportare tutta la famiglia. Il centro non può più sopportare il pagamento di tutti i componenti della famiglia, ma i bambini con disabilità hanno un continuo bisogno di cure.
Ci sono ragazzi epilettici che, senza le quotidiane medicine, potrebbero risentire di un peggioramento intellettuale, entrare in coma o addirittura morire; ci sono bambini idrocefali che necessitano di un intervento chirurgico e altri che hanno bisogno di protesi per poter camminare.
Stiamo cercando di avere un incontro con il responsabile della salute per chiarire la problematica e permetterci, come centro, di sostenere il singolo bambino.
Per questo grande problema abbiamo pensato ad una proposta per sostenere le famiglie dei bambini che frequentano il centro per pagarsi la mutua annualmente.
Il centro negli anni passati ha cercato d’aiutare le famiglie acquistandogli un animale domestico, come un maiale o una capra, a condizione che ogni volta che l’animale abbia dei piccoli, quest’ultimi vadano distribuiti alle altre famiglie dei bambini del centro con il fine che ognuno abbia un animale domestico. Quando tutti hanno un animale domestico, i piccoli possono essere venduti e con il ricavato viene pagata la mutua. In più il centro ha dato loro la possibilità d’aver un veterinario senza pagarlo, medicine e vitamine per la salute dell’animale.
Tuttavia le famiglie spendono i soldi per altre esigenze senza pensare alla salute. Per esempio, ci sono famiglie che per pagare una rata della tassa scolastica del figlio hanno venduto il terreno che avevano per coltivare e, nel momento in cui hanno dovuto pagare la seconda rata non avevano né soldi né terreno. Le famiglie non sono in grado di pensare, di capire quale sia il gesto migliore da fare; con questi gesti hanno perso il terreno dove poter coltivare e guadagnare con il raccolto ed in più non riescono a finire di pagare le tasse scolastiche del figlio. Non sanno gestire, non sanno pensare al futuro, non sono in grado di riflettere perché non sono stati educati a questo, vivono la giornata, non pensano al futuro. In poche parole hanno bisogno di un aiuto.
In più in molte famiglie non c’è più il marito perché morto nel genocidio, oppure in prigione, scappato, o solamente perché ha abbandonato la propria famiglia a causa del figlio disabile, purtroppo visto ancora come una maledizione, una disgrazia. La donna rimane sola con un figlio disabile e il resto dei figli a suo carico.
La mutua si paga 4 euro a persona all’anno. Il sostegno alla famiglia avverrà acquistando ancora un animale domestico, ma stavolta con la supervisione e gestione della vendita dei piccoli sotto il controllo del veterinario del centro disabili. In ogni quartiere ci sarà un responsabile per controllare che le famiglie facciano ciò che gli si chiede di fare e sarà portavoce per ogni problema che la famiglia ha in quel momento. Il centro avrà il controllo dei soldi guadagnati dalla vendita degli animali e soprattutto terrà una cassa con i soldi necessari per pagare la mutua annuale; il centro aiuterà poi le famiglie a gestire nel modo migliore il resto del guadagno.
Informazioni sul territorio
I primi abitanti del Ruanda furono popolazioni indigene di cacciatori, raccoglitori, abitatori delle foreste e allevatori di bestiame. Nel 1884 la Germania prese il controllo di quella che divenne l’Africa Orientale Tedesca, trasformando il Paese in una sua colonia e nel 1919 la Società delle Nazioni affidò questo territorio al Belgio, in amministrazione fiduciaria.
Nel 1957 fu fondato un partito, il Parmehutu, che si è ribellato alla casta dominante e nel 1962 ha reso il Ruanda una repubblica. Nel 1973 fu guidato un colpo di Stato e il neopresidente fondò nel 1975 il Movimento Rivoluzionario Nazionale per lo Sviluppo, approvando nel 1978 la nuova costituzione.
Il Paese non ha sbocchi sul mare e confina con la Repubblica Democratica del Congo, l’Uganda, la Tanzania e il Burundi.
Il territorio è prevalentemente montuoso e sono presenti diversi vulcani attivi. La catena montuosa principale fa da spartiacque fra i bacini dei due maggiori fiumi dell’area, il Nilo e il Congo. La zona più pianeggiante è quella orientale, caratterizzata da numerosi laghi e acquitrini paludosi.
Il Ruanda conta circa 10.500.000 abitanti (stima 2012) e la sua densità (332 ab./km²) è tra le più elevate del continente africano a causa della salubrità del clima. Le zone maggiormente urbanizzate sono le terre vicino alla catena montuosa occidentale e le regioni vicine al Lago Kivu. Gli insediamenti sono costituiti da villaggi di capanne, soprattutto nelle regioni più elevate dell’altopiano. L’unico centro che ha la struttura di una vera e propria città è la capitale Kigali.
Il gruppo etnico più diffuso è quello degli Hutu (79%), cui seguono i Tutsi (19%) e i Twa (2%), mentre le religioni principali sono il Cristianesimo (74%), l’Animismo (25%) e l’islamismo (1%).
La Provincia Ovest
Istituita il 1° gennaio 2006 accorpa le precedenti province di Cyangugu (dove è presente il villaggio di Nkanka), Gisenyi e Kibuye, e una piccola parte della provincia di Ruhengeri, ed è suddivisa in 7 distretti.
Il distretto di Rusizi
È un distretto del Ruanda, parte della Provincia Occidentale, con capoluogo Kamembe e si compone di 18 settori (imirenge).
La parrocchia di Nkanka
Fondata nel 1975, fa parte della diocesi di Cyangugu: la sua popolazione è di 62.725 abitanti, di cui 34.965 sono di religione cattolica. Una parte della popolazione abita sulle tre isole: Nkombo (la più grande), Ishywa e Gihaya. Per arrivare su queste isole bisogna attraversare il mare con un battello o una piroga con grande rischio di naufragio.
Il responsabile del progetto
Il responsabile del Progetto è Lucia Consuelo Ceribelli, laica Fidei Donum e coordinatrice del centro infantile disabili mentali di Urugwiro.
Il centro è in funzione dal 2004 e, oltre ad occuparsi dell’assistenza dei bambini, fornisce ulteriori servizi, quali:
Alfabetizzazione, Musicoterapia, Allevamento,
Agricoltura, Falegnameria, Cucito, Fisioterapia, Visite a domicilio, Giochi.