Lettera di ringraziamento inviata da Padre Giulio Berutti per l’assicurazione medica in Dinajpur (Bangladesh)
Carissimi amici di WebSolidale,
giunti a metà anno del 2012 ecco a voi un piccolo resoconto dell’andamento del Progetto K355 relativo alla Assicurazione Medica per i soci delle Credit Unions della Diocesi di Dinajpur.
Nel frattempo la visita a giugno di questo anno del nostro dott. Calistus Soren spero sia stata un’occasione per voi per saperne di più da uno che tutti i giorni ha la responsabilità come Medical Director dell’Ospedale St. Vincent di seguire e curare i malati che qui cercano conforto e cure.
Quest’anno il numero degli iscritti è salito da 5019 a 5319 nonostante il premio assicurativo sia salito da 70 a 100 Taka (1 euro = 101 taka). Segno che la gente apprezza sempre più il programma.
Anche il numero delle persone che hanno avuto l’opportunità di farsi ricoverare in ospedale o visitare in ambulatorio è aumentato notevolmente: fino a giugno abbiamo avuto 357 ricoverati e 446 pazienti visitati in ambulatorio; quasi come tutto il 2011.
Non vi scrivo altri dati perchè li troverete sul foglio a parte con le presenze, le spese mese per mese e i vari titoli di spesa. Le spese per laboratorio e analisi comprendono anche le visite specialistiche che facciamo fare ai pazienti presso altri ospedali. Le presenze in ospedale sono state per un totale di 3071 giorni.
Solo una parola riguardo alle tipologie di malattie riscontrate:
- Le donne incinte che si sono fatte visitare almeno una volta durante la gravidanza sono state 125 di cui poi 61 hanno partorito normalmente in ospedale e 26 sono stati i cesari;
- Casi di problemi intestinali sono stati 45;
- Infezioni alle vie respiratorie 86, e altri 17 casi di tubercolosi conclamata;
- Le operazioni sono state 15, tipo appendicite, ernie, e occlusioni intestinali;
- Persone che sono state indirizzate dallo specialista degli occhi sono state 38;
- Problemi cardiaci e ipertensioni 57;
- Infezioni di tipo ginecologico 15;
- E poi tanti altri con dolori reumatici, artritici … casi vari, anche pediatrici.
Non abbiamo un sistema computerizzato che dia anche i dati relativi all’età o al sesso.
Uno dei benefici più vistosi del progetto è appunto quello che riguarda le donne incinte che possono affrontare il parto con più serenità: alcune ancora preferiscono far nascere i loro figli a casa, ma sempre più si diffonde l’accortezza di venire in ospedale. Una remora può essere la spesa del viaggio: alcune vengono anche da 90-100 Km, e non è una spesa indifferente.
Questo è anche uno dei motivi, non l’unico, per cui a volte i pazienti vengono in uno stato di malattia già avanzato: prima tentano qualche cura con i mediconzoli di villaggio, e poi quando le cose vanno peggio, si decidono a venire in ospedale.
Come il caso di quella signora di Pathorghata che si è rotta un braccio in un incidente di autobus; dopo un mese si è fatta viva da noi, e abbiamo dovuto mandarla dallo specialista di ortopedia che l’ha operata nella sua clinica privata e gli ha inserito una placca. Tra prima e dopo è stata qui circa un mese.
L’impatto generale noi non lo sapremo mai, perchè di solito la gente non ha alcuna assicurazione personale nè cure da parte dello Stato. è certo che con l’assicurazione che noi offriamo la gente può sfuggire alla trappola dell’indebitamento per far fronte alle spese improvvise per la cura necessaria. E qui gli interessi sui prestiti sono del 300-400% annuo. Potete immaginarvi che salasso. Da tener presente poi che il malato non può lavorare e che a casa uno deve assisterlo, per cui anche la moglie non può andare a lavorare con danni incalcolabili per tutta la famiglia.
Il nostro nuovo vescovo, Sebastian Tudu, è anche lui un tribale, e conoscendo bene la sua gente, è molto interessato a che l’idea e il servizio che offre l’assicurazione medica si diffonda; non passa raduno del clero diocesano che lui non ne parli.
Termino questo breve resoconto con il mio personale ringraziamento e sono certo che insieme con me ci sono tanti malati che hanno ricevuto un beneficio concreto dalla vostra abbondante generosità. Il Signore che vede nel segreto del cuore saprà Lui darvi la ricompensa.
Un cordiale augurio per voi e per tutte le vostre famiglie e per tutti i buoni desideri del vostro cuore generoso.
In fede
Padre Giulio Berutti
Direttore St. Vincent Hospital
Dinajpur (Bangladesh), 05/07/2012